La Chiesa che vive nel nostro territorio è chiamata, in questo tempo, a rinnovare il proprio cammino alla luce dell’esperienza sinodale che ha segnato gli ultimi anni. Il percorso compiuto ha mostrato con chiarezza che la sinodalità non è semplicemente un metodo organizzativo né un progetto riservato a pochi, ma la forma stessa della vita ecclesiale: un popolo che cammina insieme, ascolta la voce dello Spirito e si lascia guidare dalla Parola.
Nel cuore di questo cammino emergono le famiglie, luogo primario in cui il Vangelo prende corpo nella quotidianità. Esse non sono solo destinatarie dell’azione pastorale, ma soggetti attivi della missione: comunità domestiche capaci di accogliere, educare, accompagnare e testimoniare la fede nelle relazioni di ogni giorno. Riscoprirle come “famiglie missionarie del Vangelo” significa riconoscere la loro vocazione a essere fermento evangelico nella società, nei quartieri, nelle parrocchie e nei molti contesti di fragilità e di speranza.
Con questi Orientamenti e Indicazioni Pastorali 2025-26 desideriamo offrire un orientamento condiviso per proseguire il cammino iniziato, valorizzando quanto lo Spirito ha suscitato nel processo sinodale e aprendo nuove vie di corresponsabilità. Il futuro della Chiesa dipende dalla capacità di tutti – presbiteri, consacrati, laici, giovani, famiglie – di mettersi in ascolto reciproco, di discernere insieme e di trovare modalità concrete per vivere una missione che nasce dalla comunione.
Invitiamo pertanto ogni comunità, ogni realtà pastorale e ogni famiglia a lasciarsi coinvolgere in questo rinnovato slancio missionario. La sinodalità è la nostra vocazione: una chiamata a camminare uniti, a riconoscerci membri di un unico Corpo e a testimoniare, con umiltà e creatività, la gioia del Vangelo nel nostro tempo.






