Azione Cattolica diocesana, Natale “all’improvviso” per i nonnini che vivono nelle case di cura e di riposo

Natale “all’improvviso” per i nonnini che vivono nei centri per anziani (case di cura e di riposo) del nostro territorio. L’Azione Cattolica della Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti ha provato ad esaudire i loro sogni. Pensata 10 giorni fa, l’Ac diocesana s’è subito messa in moto per contattare alcune strutture per proporre di chiedere ai loro ospiti di esprimere un desiderio. Torroni, panettoni, calzini, pigiami e caramelle per tutti, sono alcuni dei 90 desideri delle nonnine e dei nonnini. L’iniziativa, organizzata in pochissimo tempo, alla quale sono state invitate a partecipare anche associazioni e movimenti, ha ottenuto molte adesioni ed è stata apprezzata sia dalle strutture, sia dagli anziani, entusiasti di affidare il loro desiderio a perfetti estranei che non conoscevano.

Un periodo, quello delle vacanze natalizie, molto molto particolare e delicato soprattutto per le persone anziane e, in generale, per tutte quelle che, purtroppo, restano da sole e, in alcuni casi, abbandonate e rifiutate dagli stessi familiari. “Ciò che viene fatto e donato agli anziani da parte degli operatori di queste strutture – dichiarano dal Centro diocesano di Ac – va molto spesso al di là del semplice lavoro e dovere, ma è soprattutto un prendersi cura gratuito e per questo dovremmo avere tutti piena gratitudine per come le persone anziane vengono accudite ed assistite in queste case di riposo. Volevamo dare un segno non tanto e non solo per far sentire queste persone meno sole, ma, nell’incontrarle per consegnare il loro desiderio, abbiamo voluto lanciare un messaggio per tutti, un messaggio di speranza: che ogni giorno dell’anno possiamo donare una carezza, un abbraccio, un sorriso, un’attenzione a tutte le persone anziane che incontriamo! Attraverso quest’incontro con ognuno di loro, in realtà – conclude l’Ac diocesana nella nota – è ciascuno di noi ad aver ricevuto da loro un messaggio: una cascata di ricchezza, dono, incoraggiamento, fiducia, sogno e speranza. C’hanno raccontato la loro storia, regalato il loro tempo, ci donato ed insegnato un pezzo della loro preziosa vita. Questi nonnini non c’hanno assolutamente caricato dei loro problemi, ma c’hanno regalato le loro speranze”.

 

Credo che ci sia chiesto di convertire le nostre attese, di uscire dalla nostra indifferenza, di svegliarci dalla nostra sonnolenza. La speranza dei poveri annuncia la salvezza di Dio presente e operante e la sua giustizia. Una giustizia fondata nella gratuità, nella comunione, una giustizia un po’ diversa dalla nostra! È questa giustizia di Dio che ci interpella nella vita dei poveri, capovolgendo ogni logica di privilegio di noi stessi, di autogiustificazione, di difesa dall’altro. I poveri ci restituiscono ciò che abbiamo perduto: la responsabilità di sperare, la gioia della condivisione, la fiducia di confidare nel bene!

(DON MIMMO BATTAGLIA, vescovo diocesano, lettera per la terza Giornata Mondiale dei Poveri 17 novembre 2019)