Il prossimo martedì 25 settembre alle ore 17:30, presso l’Episcopio di Sant’Agata de’ Goti, verrà ufficialmente presentato l’Osservatorio permanente sul gioco d’azzardo patologico, istituito presso la Caritas diocesana. Ad oggi è composto da membri della Caritas, da tutti i Sindaci dei comuni sottoscrittori del Protocollo d’intesa con la Diocesi, dall’Asl di Benevento in particolare dai tre Ser.D. territoriali e dal Dipartimento di Puglianello, e dal privato sociale in particolare la Comunità Emmanuel e l’Associazione “Casa nel Sole”, ne fa parte come medico psichiatra volontario della Caritas dott. Maurizio Luigi Volpe.
Alla presenza del Vescovo della Diocesi don Mimmo Battaglia si discuterà del Regolamento approvabile dai Comuni firmatari e delle iniziative proponibili nella prima annualità. Il Protocollo sulla lotta al Gioco d’azzardo patologico, firmato lo scorso 15 febbraio, è la pietra miliare, la novità della Chiesa che risponde al grave fenomeno così diffuso nelle nostre cittadine. Le iniziative saranno divise per annualità; per il primo step ci si concentrerà maggiormente su un lavoro di sensibilizzazione e di prevenzione nelle scuole e nelle realtà frequentate dai giovani, si realizzeranno laboratori ad hoc sul tema e si promuoveranno giornate di confronto e di dibattito e cineforum. Verranno, inoltre, scelti dei Comuni-pilota per procedere ad una sensibilizzazione specifica in loco, interagendo con tutti gli attori sociali della cittadina. Contemporaneamente si prevede una formazione rivolta ad assistenti sociali, parroci, medici di base, operatori sociali ed ecclesiali, docenti ed esercenti, al fine di aiutare gli operatori ad approcciarsi al giocatore d’azzardo patologico, a riconoscere i segnali della ludopatia e a consigliare la cura.
Intanto, come azioni di sostegno e di cura l’ideale sarebbe di avviare gruppi di auto mutuo aiuto in più punti della Diocesi, mentre già viene offerta la consulenza psico-pedagogica e legale: tramite lo sportello Caritas sul sovraindebitamento si sostiene il giocatore e i familiari per le conseguenze di natura amministrativa; tramite gli sportelli d’ascolto del Progetto “Accogliere e condividere”, attualmente attivi a Cerreto Sannita (Casa Santa Rita), Sant’Agata de’ Goti (sede Caritas, via Roma) e Faicchio (Comunità Emmanuel), si sta offrendo ascolto e orientamento per i giocatori d’azzardo e per le famiglie dove, più che la cura, si cerca di individuare lo stadio e la gravità del problema, al fine di indirizzare verso le strutture preposte e le più idonee all’uscita dalla dipendenza.