Al Teatro San Carlo di Napoli il vescovo Mimmo interverrà alla mostra fotografica in ricordo della strage di via D’Amelio

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In occasione del 25° anniversario della strage di via D’Amelio a Palermo, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina, dalla mattina per tutta la giornata di domani mercoledì 19 luglio nel Salone degli Specchi del Teatro di San Carlo di Napoli sarà allestita la mostra fotografica itinerante “Luci dal buio: Mafia e Antimafia”, con alcuni materiali inediti, a cura della Fondazione Italiana per la Legalità e lo Sviluppo “Generale dei Carabinieri Ignazio Milillo”.

Alle ore 18:30, poi, interverranno Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, Rosanna Purchia, sovrintendente del Teatro di San Carlo, Carmela Pagano, prefetto di Napoli, don Mimmo Battaglia, vescovo della Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, Giovanni Conzo, procuratore aggiunto della Repubblica, Francesco Curcio, sostituto procuratore DNA, Fausto Milillo, generale dei Carabinieri, Antonio Emanuele Schifani, tenente Guardia di Finanza (figlio di Guido Schifani, agente che perse la vita nell’attentato al giudice Giovanni Falcone). Il Coro di Voci bianche diretto da Stefania Rinaldi e gli allievi del Liceo Musicale “Margherita di Savoia” di Napoli terranno una performance musicale.

La rassegna fotografica si compone di foto per lo più inedite e racconta, attraverso le immagini, la storia delle sconfitte, ma soprattutto delle grandi vittorie dello Stato sulla criminalità organizzata per ribadire la necessità di proseguire sulla strada della difesa della legalità. La mostra itinerante, che è stata già ospitata alla Camera dei Deputati, a Caserta, a Napoli, all’Università Jean Monnet, all’Istituto Italiano di Cultura a New York in Park Avenue e all’Istituto Carafa-Giustiniani di Cerreto Sannita è rivolta soprattutto agli studenti delle scuole secondarie e delle università con il chiaro obiettivo di sensibilizzare sui temi della lotta alla criminalità organizzata e sulle regole di convivenza civile.

Gli scatti ricordano le dure ferite inferte al nostro Paese nella lotta alla mafia e, nello stesso tempo, ritraggono anche quelle luci emerse dalle tenebre per illuminare la difficile strada dell’affermazione della legalità condivisa. L’esposizione, raccoglie le fotografie delle vittime di mafia, immagini di Palermo, immagini di boss e ritratti di intellettuali e uomini di Chiesa che si sono spesi per la cultura dell’antimafia. Nel catalogo contributi di Francesco Sisinni, Teo Luzi, Alessandro Marangoni e Giuseppe Fausto Milillo, che così ricorda il giorno in cui il padre catturò il mafioso Luciano Liggio, detto anche “La primula rossa di Corleone”.