Col soffio della tua misericordia…

L’augurio di Mons. Domenico Battaglia in occasione della festa di Sant’Alfonso, patrono della diocesi.

Il cielo riflette la terra, e la terra in esso si rispecchia per ritrovarsi!
Nell’azzurro scorgo riflessi oscuri
Sono lì’ a disegnare strane ombre.
Vite avviluppate dal male, divorate dalla cupidigia,
Vite lontane da qualunque forma di amore e di umiltà.
Quanto dolore… mentre le grigie nuvole appannano il celeste di un disperato desiderio di non vivere crudeli violenze dell’uomo contro l’uomo …
Ombre buie di guerre sottili e perfide vestite di ingannevole amore …
Come salvarsi? Il sogno di Dio ci salva!
Allontanarsi, per guardare il cielo con animo impaziente, in attesa di getti d’acqua fresca di speranza per un’umanità che torna fanciulla, libera dall’odio e dai mille volti della crudeltà …
Mentre le grida di dolore delle tante MARIA stringono il cuore in una morsa.
Guardo l’azzurro del cielo
Dove le nostre esistenze, aquiloni colorati, fluttuano disorientati in balìa di ciò che accade, si abbassano e di alcuni se ne perde la vista.
Signore, è questo il dolore? Pietà di noi!
Aiutaci a sognare, a riprendere i venti della fiducia e della speranza, a credere in luoghi di pace .. pace nei cuori.
Con il soffio della Tua misericordia, prendi le rabbie violente che consumano le menti e armano mani insanguinate del loro stesso sangue, che scolano poi nell’indifferenza, un gigante che fa paura.
Salvaci, Signore, e abbi pietà di noi!
Perdonaci!
Inondaci di leggerezza e di protezione.
Conducici e concedici di pregare, credere e sperare che esistono tempi e luoghi azzurri, lembi del Tuo cielo su questa terra dilaniata dalla povertà, massacrata dall’ odio e dalla mancanza di ascolto, disgregata nel cuore, spazio in cui riflettere per aprire brecce e comprendere,
Spazio in cui formarsi testimoni e, soprattutto, operatori di concordia e di tolleranza.
Sollevo lo sguardo al cielo …
E ne scorgo, con maggior tristezza, le ombre buie e otturo le orecchie per non sentire i pianti lontani e vicini,
Ma Tu, Signore, dissolvi le ombre …
Pennelli di vita l’azzurro e lo spandi fino all’unico cuore dell’uomo …
Quando il rispetto per la sacralità della vita diventa un ciottolo scalciato via con indolenza
Perdonaci, Signore!
Quando guardo il cielo e scorgo contorni anneriti, stagliati contro il nitido orizzonte … Inonda tutti, o Signore, della tua tenerezza, in egual misura.
Con le tue Grazie cospargici
Quando i silenzi sono bombardati dalle paure e dalle morti innocenti, mendicanti di giustizia ..
Guardo il cielo azzurro …
In esso mi perdo, in Te cerco consolazione.
Quali parole per non vederTi piangere, Signore ..
Tu che congiungi i popoli e con essi hai scelto di stare, per essi oltre il sempre, per liberarli dalle loro stesse debolezze, mostrandoci tuo figlio Gesù sudare sangue nell’orto degli ulivi.
La tua Grazia, Signore, ne abbiamo bisogno come l’aria che respiriamo, per armarci ogni giorno di zappe e vanghe, diventare contadini e lavorare la terra della pace, affinchè la nostra missione sia pesante di volontà ma leggera come l’attesa brezza d’estate.
Signore,
Fa’ che la speranza arrivi nei posti più dimenticati,
Giunga ad anime stanche e le pervada,
Sollevi i poveri,
Consoli gli ultimi,
Accarezzi le madri,
Protegga i padri e i figli,
Sospinga la nostra Chiesa.
Spazzi via l’odio razziale e le improvvise follie.
Gli aquiloni persi, ritornino a volare,
I fiori rifioriscano nei propri giardini.
Signore,
Fa’ che il mare dell’odio e della distruzione plachi la sua tempesta.
Con la tua grazia, Signore, il tuo perdono, la tua misericordia,
Possiamo noi ritrovare spiagge assolate dove tenerci per mano e sorriderci
Contemplando quell’orizzonte, sussurrandoti che Ti amiamo.
Ti lodiamo, padre!
Benedici tutti noi
Benedici i tuoi figli e quelli che verranno dopo di noi
Affinchè le ombre diventino brutti ricordi e Il tuo azzurro ci protegga come un caldo mantello su una bianca distesa di neve.

Don Mimmo