Libera, a Faicchio il Sannio come terra di memoria, impegno e solchi di giustizia

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Emozione, partecipazione e commozione: questi i sentimenti vissuti giovedì mattina 15 marzo, nella gremita aula magna dell’istituto di Faicchio. Dirigente, studenti e docenti hanno accolto, con vivo piacere, il sindaco di Faicchio, dott. Nino Lombardi, il Questore di Benevento, dott. Giuseppe Bellassai, Simone Razzano, rappresentante dell’associazione Libera coordinamento di Benevento, Michele Palmieri, della Cooperativa sociale di comunità Icare. Tutti per percorrere, insieme e uniti dallo stesso sentimento di “Memoria e di Impegno”, una parte dei 100 passi verso il 21 marzo.

Per cominciare, i saluti e i ringraziamenti della dirigente, rivolti anche alle autorità in sala: a don Gaetano, al dott. Flavio Tranquillo, dirigente del commissariato di Telese Terme, al Maresciallo Sabino Altobelli, ad altri componenti delle forze dell’ordine, ai rappresentanti dell’Azione Cattolica della Diocesi di Cerreto, all’emittente Mediatv, alla prof.ssa Caterina Luciano, docente referente della legalità. La dott.ssa Mazzarelli ha sottolineato l’efficacia della vicinanza delle istituzioni per recuperare una sana e autentica cultura della legalità. E’ seguita la performance della studentessa Angela Mazzarella, accompagnata al pianoforte dalla compagna Imma Focareta. Le ragazze hanno magistralmente interpretato il celebre brano di Arisa, “Meraviglioso amore mio”, brano scelto dalla dirigente che ritiene l’amore quel sentimento che può davvero ridare speranza e fiducia a tutti.

Dopo il saluto, il sindaco ha comunicato e ufficializzato la delibera della sua Giunta che aggiungerebbe, alla strada intitolata a Raffaele Delcogliano (strada in cui è sita la scuola) il nome di Aldo Iermano. Si attendono i successivi passaggi burocratico-istituzionali per renderla esecutiva. L’idea era stata lanciata lo scorso anno, in occasione di un incontro sulla legalità tenutosi a scuola e in cui Antonio Iermano aveva raccontato la storia della tragica morte di suo padre barbaramente ucciso il 27 aprile del 1982 insieme all’assessore Delcogliano. La storia, ricordata anche quest’anno da Simone Razzano e da immagini di repertorio, commosse tutti, in particolare il sindaco che, con la sua delicata sensibilità, condivisa dall’ente che rappresenta, ha ritenuto doveroso fare memoria di Iermano anche nella toponomastica cittadina. Interessante l’intervento di Michele Palmieri che ha descritto le iniziative di Icare, una cooperativa che esprime la propria mission nell’attenzione verso gli ultimi, verso i drop out, trasformando i loro bisogni in opportunità, in progetti virtuosi e fruttuosi (Casa di accoglienza per donne vittime di violenza, orto sociale, pasticceria sociale). Palmieri parla ai ragazzi di come, in un tessuto sociale così frammentato e fragile si insinuano le mafie, nelle loro diverse forme, spesso subdole e sfuggenti. Razzano ha sottolineato come anche in questo modo si declini la Memoria. Col motto Proviamoci e non Rassegnamoci si piantano “semi” di legalità per raccogliere frutti di giustizia. L’intervento del Questore ha chiuso il convegno. Il dott. Bellassai ha esortato gli studenti a coltivare la Memoria, “un modo emotivo e collettivo di guardare gli eventi passati”.” Fare Memoria” aiuta a non commettere gli errori del passato e a non rendere vano il sacrificio di tante vittime che hanno creduto nella legalità e nella giustizia. Ha poi sottolineato che “la legalità è una scelta di vita individuale che poi diventa sociale e che appartiene a tutti noi, non solo alle forze dell’ordine”. Ha concluso ricordandoci che bisogna sempre chiedersi “io da che parte sto?”. Per salutare tutti gli intervenuti, una bellissima canzone che parla di pace e di uguaglianza, Imagine cantata da Angela Mazzarella accompagnata da Imma Focareta e, alla chitarra, da Asia Ruggiero. I prossimi “passi” li percorreranno gli studenti il 21 marzo a Pompei-Scafati, dove si uniranno a migliaia di altri ragazzi che hanno deciso di “stare dalla parte giusta”. Quale modo migliore per accogliere la primavera?

fonte: www.iisfaicchio-castelvenere.gov.it