Avete presente quando siete in auto e sbagliate strada, perdete la rotta o semplicemente vi smarrite?
Ecco che, in aiuto, viene il navigatore con il “ricalcola percorso”. Questione di attimi ed ecco lì, davanti agli occhi, la nuova strada segnalata in blu con la freccetta che fa da indicatore di posizione. Ed è proprio su questa frase, “ricalcola percorso”, che il primo dei due campi nazionali del Settore Giovani di Azione Cattolica, tenutosi ad Anagni dal 28 al 31 luglio, ha impostato il viaggio.
Magari non sarà stato tutto così automatico, veloce e tecnologioco ma mettersi in cammino, o meglio scegliere di rivedere il percorso, comporta sempre delle difficoltà. Comporta un venir meno di certezze, un mettersi in discussione, uno spaccare le pietre della nostra vita, comporta necessariamente chiedere un aiuto e, magari, fare anche rifornimento per il resto del viaggio.
Sapete cosa va fatto quando l’auto della nostra vita perde un po’ l’orientamento? Sapete qual è il miglior navigatore? Il discernimento: la volontà di Dio su di me. Fermarsi. Capire. Continuare a cercare. Come? Mappa. Cartina. Punti di riferimento. Tutte queste coordinate perfette per riscoprire l’incanto nel godersi la strada.
“Abbiamo bisogno di occhi che sappiano incantarsi”, diceva don Tony, l’assistente nazionale del Settore Giovani. Perché, se è vero che gli occhi sono lo specchio dell’anima, degli occhi incantati fanno un’anima incantata, una persona incantata, una vita incantata, un’Ac incantata.
L’Ac è una cosa seria e ricalcolare il percorso ci deve aiutare a comprendere proprio questo. Capire quanto amore c’è. Riscoprire il senso vero di ciò che vuol dire appartenenza all’Ac. “Noi viviamo perché il nostro cuore non è legato da una tessera, ma da un filo d’amore”. E allora, ciò che si riscopre nel “ricalcola percorso” è che il bello che attendiamo è più forte delle fatiche che affrontiamo. Iniziamo a camminare seriamente su questa terra. Abitiamola. Profumiamola. Spolveriamola.
…“E’ arrivato a destinazione” annuncia il navigatore con tono soddisfatto, ad un certo punto. Ecco, per noi l’arrivo altro non deve essere che il nuovo punto per discernere, per continuare ad essere cercatori, senza mai sentirsi sistemati. Grazie a chi, in questi giorni, si è seduto accanto, sul sedile del passeggero e ci ha aiutati a ricalcolare il percorso, condividendo la sua posizione, visualizzando il percorso insime a noi per scegliere la destinazione. Prossima tappa? Sinodo dei giovani 2018… il discepolo che egli amava.
Teresa Massaro e Pietro Festa, vicepresidenti diocesani Ac Giovani