La scorsa domenica, questo è divenuto un luogo di morte. Maria, bimba che tutti conoscevamo e a cui tutti siamo stati molto legati è stata violata e uccisa. Noi, però, non possiamo permettere che questa piazza ci ricordi solo la morte: desideriamo che diventi luogo dove la vita risplende. Questo perché niente potrà cancellare la dolcezza, il sorriso, la solarità, il bisogno di affetto della piccola Maria; il suo volto, i suoi occhi e il suo sorriso resteranno impressi per sempre in noi.
Da qui, oggi, la vita della comunità deve ricominciare e deve essere una vita nuova: ma le condizioni perché questo avvenga sono impegnative e se non le mettiamo in pratica rischiamo che ogni nostro progetto sia un fallimento.
Dobbiamo sentire che l’altro è parte di noi, non solo dopo le tragedie, ma in ogni istante della nostra vita. I nostri legami di amicizia, di comunità, di fraternità si devono rafforzare fino a sentirci una FAMIGLIA, unita non da legami di sangue, ma unita perché siamo esseri umani, siamo una cosa sola per i valori dello spirito, per i nostri ideali, per i nostri sogni guardando al domani da costruire per le nuove generazioni.
Oggi dobbiamo collaborare senza paura con le forze dell’ordine perché ogni piccolo dettaglio può essere utile per risolvere questo caso, per consentire alla famiglia di Maria di ricominciare a sollevarsi e alla comunità di cominciare a uscire da questa fitta coltre di nebbia che rende scuro il cuore. Chi ha commesso questo crimine si converta e abbia il coraggio della verità, si costituisca, sconti tutta la pena e sia affidato alla misericordia di Dio.
Oggi tutto può cambiare e trasformarsi o restare inesorabilmente uguale, facendoci sentire all’inferno senza la speranza di un paradiso. Tutto dipende da noi. Facciamo quel passo che può cambiare la storia e rendere questa comunità una famiglia di uomini e donne in cui risplende una scintilla divina.
don Franco Pezone, parroco della parrocchia “Santa Maria Assunta” di San Salvatore Telesino *
* intervento nel corso della veglia di preghiera e della fiaccolata per la piccola Maria dello scorso 24 giugno 2016